Anomalie della classe d'arma - Manetto IT

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Anomalie della classe d'arma

Esperienze
Anomalie della classe d'arma.
La classe d'arma fa riferimento alle caratteristiche costruttive delle armi. Ogni progetto prevede, infatti, una precisa organizzazione meccanica dei vari congegni, i quali debbono avere forma e dimensione ben precise. Ogni modello di arma, che fa riferimento ad un determinato progetto (normalmente legati a brevetti), lascia, sui bossoli e sui proiettili sparati, delle impronte che sono disposte in un determinato modo e con una certa conformazione e dimensione.

Approcciando una comparazione di bossoli e/o proiettili, il primo accertamento riguarda la classe d'arma e, se questa è differente, non si procede oltre e l'attività si chiude con un esito negativo.
Per essere sicuri di aver classificato bene i reperti, bisogna che vi sia a disposizione un adeguato numero di bossoli e/o proiettili (minimo due).

Avendo a disposizione un adeguato numero di reperti, l'esperto ha la possibilità di verificare la regolarità d'improntamento dell'arma e, se nei proiettili, tutti solchi di rigatura corrispondono per numero, verso ed ampiezza, e nei bossoli le impronte di percussione, estrazione ed espulsione corrispondono sia dimensionalmente che topograficamente, si può passare tranquillamente alla fase successiva e ricercare le microtracce d'individualità d'arma.

Va tenuto conto che in bossoli e proiettili di diversa lega o che provengono da armi vetuste con dei forti gioghi dei meccanismi, a livello d'improntamento, vi può essere una differente risposta alle sollecitazioni dell'arma.

In questi casi non è raro riscontrare differenze dimensionali e morfologiche delle impronte; viceversa, in reperti della medesima lega normalmente si ha una regolarità d'improntamento.


Comparazione di due proiettili, d'identica composizione, provenienti dalla stessa arma: coincide tutto.


Comparazione di due proiettili, di diversa composizione, provenienti dalla stessa arma: si nota la differente risposta dei materiali.

Di seguito mostro la comparazione di quattro bossoli cal. 7,65 mm Browning reliquati da spari effettuati con una stessa arma. Pur essendo dello stesso lotto, la risposta alla marcatura dell'impronta di espulsione è differente. Situazioni di questo genere si possono avere anche con le impronte di estrazione ed espulsione. Poiché vi è una regolarità delle impronte della massa battente e del percussore è verosimile che la risposta anomala dell'impronta di espulsione sia da attribuire ad un notevole giogo del congegno di espulsione.


I due bossoli provengono dalla stessa pistola, le frecce indicano l'impronta di espulsione


I due bossoli provengono dalla stessa pistola. Quello a sinistra è rimasto; a destra troviamo altro bossolo: si nota la diversa collocazione dell'impronta di espulsione.


I due bossoli provengono dalla stessa pistola. Quello a sinistra è rimasto; a destra troviamo altro bossolo dove è assente l'impronta di espulsione.


Come si può notare, sulla capsula d'innesco, troviamo la corrispondenza di microtracce che non lasciano dubbio sulla loro equiprovenienza.


Altra corripondenza di tracce presenti nei crateri di percussione.


Altra corripondenza di tracce presenti nei crateri di percussione.

Diverso tempo fa mi sono capitate due pistole con rigature di canna anomale: una Bernardelli ed una Beretta in calibro 7,65.
La Bernardelli aveva un solco notevolmente più ampio degli altri cinque (immagini seguenti).


Ampiezza del primo cavo mm 1,05.


Ampiezza del primo cavo mm 1,04.


Ampiezza del primo cavo mm 1,25.


Ampiezza del primo cavo mm 1,01.


Ampiezza del primo cavo mm 1,11.


Ampiezza del primo cavo mm 1,09.

Come si può notare, il terzo cavo è più ampio degli altri cinque. In presenza di due proiettili parzialmente utili per comparazione (perché danneggiati), provenienti da una pistola avente un'anomalia del genere, ricercando la corrispondenza della classe d'arma, ci troveremmo in presenza di un tale scarto d'ampiezza (immagine seguente) che non avremmo alcun dubbio a classificarli come provenienti da due differenti armi.

Comparazione di solchi non corrispondenti di due sperimentali provenienti dalla pistola Bernardelli con anomalia della classe d’arma.

Se viceversa i proiettili sono integri, quindi tutti i solchi sono ispezionabili, questo problema non sussiste: basta posizionare il proiettile di riferimento a sinistra e ruotare l'altro a destra sino a trovare il solco corrispondente (immagine seguente).


Comparazione di solchi corrispondenti di due sperimentali provenienti dalla pistola Bernardelli con anomalia della classe d'arma.

La pistola Beretta aveva più di un solco di differente ampiezza (immagini seguenti).


Comparazione di due solchi di rigatura non corrispondenti provenienti da una pistola Beretta avente una rigatura di canna anomala.


A sinistra lo stesso solco, a destra il solco successivo a quello dell'Immagine precedente.


A sinistra lo stesso solco, a destra il solco successivo a quello dell'Immagine precedente.


A sinistra lo stesso solco, a destra il solco successivo a quello dell'Immagine precedente.


A sinistra lo stesso solco, a destra il solco successivo a quello dell'Immagine precedente.


A sinistra lo stesso solco, a destra il solco successivo a quello dell'Immagine precedente.

Nelle situazioni appena viste, quindi, la risposta dell'improntamento sarà differente a prescindere dalla lega di composizione dei proiettili.
E' inutile precisare che quando ho scoperto la prima delle anomalie presentate, mi è crollato il "mito" della assoluta regolarità della classe d'arma e da allora, quando mi trovo ad esaminare due proiettili parzialmente valutabili, mi esprimo sulla classe d'arma con la formula dubitativa.
Caronia, 31 luglio 2018
Biagio Manetto
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